La Storia dell’illustrazione in Italia

L’arte dell’illustrazione ha una storia illustre. Durante il Rinascimento, era
considerata una bella arte.

L’epoca d’oro dell’illustrazione della xilografia italiana è iniziata alla fine del quindicesimo secolo. A quei tempi, le mostre erano state create dagli artisti famosi come Titian e Mantegna. Tra le famose opere d’arte di questo periodo vi sono le illustrazioni della Divina Commedia di Dante disegnate da Botticelli. Le opere dell’artista trasmettono la passione e le emozioni contenute nei versi di Dante.

C’è stata un’evoluzione naturale dei manoscritti illustrati, dove le opere d’arte sono passate attraverso la macchina da stampa. Inoltre, fino al ventesimo secolo, l’illustrazione era piuttosto legata ai libri per bambini e ai libri popolari – cosiddetto ‘low brow’. In Italia nacque una famosa favola per bambini che ha viaggiato attraverso il tempo e attraverso molti
continenti. Nel 1883, Enrico Mazzanti collabora con Carlo Collodi, autore, per
illustrare la prima edizione ‘’Le avventure di Pinocchio : storia d’un burattino’’.
La sua notorietà fa viaggiare le illustrazioni delle edizioni straniere per il mondo,
raggiungendo bambini in tutti i paesi del pianeta. Inoltre, all’inizio del novecento, vide la luce
la prima rivista italiana settimanale dedicata interamente ai giovani: “Il corriere dei piccoli’,’ con il suo contenuto di storie illustrate a colori alternate da
contenuti scientifici, ha dato credibilità alla pubblicazione. Uno dei famosi
personaggi per bambini elegantemente disegnato e per cui ‘’ Il corriere dei
piccoli’’ era noto è ‘’Bilbolbul’’ di Attilio Mussino.
Il successo delle storie illustrate , diventate fumetti, si espande gradualmente per
attirare lettori di tutte le fasce d’età e di tutte le condizioni economiche. Le illustrazioni dei fumetti si sono trasformate con cura nel panorama e riempite con storie più elaborate.

Verso la fine degli anni quaranta , Sergio Bonelli Editore pubblica ‘’Tex’’, che diventerà uno dei fumetti italiani più conosciuti. Tex Willer, il personaggio protagonista western realizzato da Giovanni Luigi Bonelli e dall’illustratore, Aurelio Galleppini, conquista i cuori dei giovani lettori per molti anni.

Negli anni venti, le illustrazioni di Beardsley e Erté erano molto rinomate. E a
Parigi, l’arte di Toulouse-Lautrec faceva parte della cultura dei manifesti, mentre,
in Italia, ci sono maestri illustratori tra i quali Cappiello, l’autore dei celebri
manifesti degli aperitivi Cinzano e Campari,i quali portano i marchi e i prodotti a
prosperare sia al livello nazionale che internazionale.
Negli Stati-Uniti, la rivista New Yorker, ha sulla sua copertina sempre
un’illustrazione, e quindi è evidente che a questa arte viene data di nuovo
importanza . Negli anni sessanta e settanta, l’illustrazione è stata utilizzata dalle
agenzie pubblicitarie, ma fu successivamente sostituita dalla fotografia.

Oggi, l’arte fine dell’illustrazione è tornata. È di moda più che mai. Gli illustratori italiani
pieni di talento, sono vincitori di premi e sono riconosciuti nel mondo.

 

(Le studentesse Veronica Redgrave e Felicia Guarna Andaloro)